Dispersione e Disagio giovanile

Anche nella provincia di La Spezia vi sono segnali della presenza di un diffuso disagio giovanile. Il fenomeno interessa molti giovani che non concludono l’obbligo scolastico o che, alla conclusione di questo, non possiedono una professionalità sufficiente per inserirsi nel mondo del lavoro. Come noto tale disagio può avere esiti diversi che vanno dall’accettazione per lunghi anni di un’occupazione precaria oppure, nei casi più frequenti, la perdita di fiducia in se stessi, l’accumulo di rancore contro tutto e contro tutti e la disponibilità alla violenza e all’illegalità.

Da questa analisi emerge l’esigenza di dare vita a un progetto che attraverso l’ascolto dei giovani riesca a capire l’origine delle loro difficoltà, ad agire sulle loro motivazioni e a dare loro un contributo effettivo sul piano umano e professionale attraverso la costruzione di una rete di relazioni fra educatori, docenti, aziende e altre opportunità offerte dal territorio.

Sulla base di ciò che emerge dai colloqui, viene costruito insieme allo studente un percorso di supporto scolastico, o di orientamento/inserimento lavorativo o di volontariato.

Inoltre, da diversi anni è in atto una collaborazione fra l’Associazione S. Francesco e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di La Spezia, insieme al Tribunale dei Minori, finalizzata a consentire la conversione di condanne di breve durata, che prevedono la detenzione in carcere, in lavori di utilità sociale. La nostra mensa si è dimostrata, nel corso di questi anni, un’opportunità preziosa soprattutto per alcuni giovani che, coinvolti in problematiche giudiziarie, grazie ad essa, sono riusciti non solo a risolvere i loro problemi con la giustizia, ma, spesso, anche a riscoprire i benefici effetti del volontariato e del dedicarsi a chi ha bisogno di aiuto.